Finalmente il Liceo del “Fatto in Casa”

Ecco finalmente l’innovazione calata sulla realtà. Ne sentivamo la mancanza. Sentivamo da tempo la mancanza di un Liceo per le mani italiane, la mancanza di una formazione rivolta alle mani, che lavorano la nuda terra per produrre con metodi italiani nuovi frutti e nuovi prodotti per la cucina italiana, nuovi strumenti per la tecnica e la tecnologia italiana. La vera scuola, che risolleva le sorti della nostra economia, potrà portare il buon nome della nazione italiana in Europa e nel mondo. Questa è la visione politica dell’Europa, che finalmente si presenta: l’Europa delle nazioni, che producono i propri prodotti tipici senza interferenze di istituzioni europee e tantomeno della globalizzazione. Per tornare al tema del “fatto in casa”, la nuova strategia formativa è quella legata al prodotto locale originale in tutto, dalla materia prima alle mani locali e al mercato locale in primis. E’ una visione che di certo riuscirà a colpire e ad aggregare le masse verso la chiusura al mondo, per allontanare gli estranei, che non conoscono la lingua locale. E’ una visione del mondo, che riuscirà a portare tanto consenso inconsapevole delle conseguenze. L’Istituzione scolastica ricadrà così in una spirale di decremento di cultura e di sapienza e di peggioramento di tutto il sistema e si distaccherà dalle scelte intenzionali per portare alla valorizzazione del capitale formativo, si si allontanerà dalle scelte di profondo miglioramento pedagogico-didattico per formare giovani competenti ed educati per affrontare il mondo, non il mercato paesano.

Vanni Savazzi weblog