E ora il MIUR scopre e studia il prevedibile noto

Orbene, si legge in queste ore che il MIUR probabilmente ancora con lentezza emanerà un decreto per programmare la fase finale dell’anno scolastico. Sperando non perda troppo di quel tempo ormai perso, nel decreto i provvedimenti sono gli stessi che potevano con normalissima ragionevolezza emanare tempo fa. Il contenuto ricalca sostanzialmente quello che pure noi, con il semplice senso della ordinaria ragione e senza perspicacia alcuna, abbiamo scritto in questo blog il 13 marzo 2020. Ecco il contenuto semplice semplice: a) la promozione dovrà essere assegnata a tutti gli studenti da 7 a 18 anni, in quanto sarebbe profondamente ingiusto fare diversamente con tante settimane a casa da scuola nel 2° quadrimestre; b) brutto parlare di 6 politico, ma la sostanza è la stessa, così come la sostanza della situazione è che tutti gli studenti non hanno potuto svolgere il programma del secondo quadrimestre, pertanto si chiamerà “promozione con debito”, espressione che non fa altro che registrare la realtà, non è pertanto da inquadrare nel concetto di provvedimento, è la descrizione oggettiva di un dato di fatto, di una dato già evidente; c) il programma non svolto dovrà essere per forza di cose recuperato l’anno successivo con alcune settimane in più dell’a.s. e lavorando anche di più; la formalità degli esami si dovrà mantenere ma non potrà che essere un ritrovarsi aa scuola insieme e fare un dialogo (nel rispetto del bizantinismo della prova orale, con cui si parlerà nel decreto ministeriale), certo non delle chiacchiere, ma un colloquio certamente non valutativo e tantomeno giudicante. Fine della questione. Se questi provvedimenti fossero stati presi a tempo debito, senza aspettare che il terribile covid-19 diventasse buono e innocuo, anche la didattica a distanza avrebbe potuto essere più efficace, dando disposizioni più concrete e fattibili con le dovute dritte applicative. Ora queste azioni di didattiche on line perdono gran parte di fondatezza e soprattutto di credibilità (prima ci si è affaccendati per capirne qualcosa senza fare granché e ora..non vale la pena afffacendarci troppo, tanto i debiti si recuperano l’anno prossimo..). Altro esempio di perdita di opportunità in tempi già grami e difficili di per sé.

Vanni Savazzi weblog