Orientare martellando a caso

Ed ecco arrivato anche quest’anno il momento cruciale per la scuola e gli studenti delle iscrizioni alla scuola superiore di 2°grado. Il momento è certamente delicato, ma purtroppo non è delicato per tanti pensatori, commentatori e oratori per dedicarsi a casaccio dell’argomento “orientamento” (che brutto termine! ma chi l’avrà portato nel vocabolario scolastico?) pur di farsi ascoltare a tutti i costi. Così, capita pure di ascoltare in giro qui e là che l’apprendimento avviene in due modi distinti: quello con l’uso delle mani e quello con l’uso di modelli mentali. Dunque, in base a questa interpretazione, Michelangelo sapeva apprendere sostanzialmente  martellando e non tanto attraverso l’idea-modello della espressività della figura umana, idea che forse non sapeva nemmeno di avere, sempre in base a certi teorici, beninteso! E non è finita, no!, sia mai. Orientare alla scuola superiore, secondo qualche altro fine pensatore, significa anche rilevare la prevalenza dell’uno o dell’altro modo di apprendere: capito? Semplice, no? Scomodando ancora il povero Michelangelo e immaginandolo un ragazzo di terza media oggi, questo grande genio – a detta di certi “navigatori” molto disorientati – considerato il suo modo di apprendere martellando, dovrebbe essere per forza indirizzato a frequentare un Istituto professionale …di “martellatura su marmo”: non sarebbe certo adatto, sempre secondo certe teorie, a fare il Liceo Classico, giù i martelli dal Liceo Classico!. Povero Michelangelo e soprattutto povero Liceo Classico, dato per scontato che Michelangelo se la sarebbe cavata benissimo da solo senza farsi orientare da altri. Per fortuna i docenti e i ragazzi sono molto più sapienti di certi “teorici” e sanno dialogare e riflettere e conoscono sapientemente come percorrere questo importante cammino senza farsi condizionare da certe sciocchezze nella cascata oratoria di questo periodo.

Vanni Savazzi weblog