Passata la tregua della moderazione e della mitezza in coincidenza del tutto casuale della nuova finestra del Palazzo del Vaticano e di una marcia leggera, più indietro che avanti in tutt’altro luogo storico su una grande Piazza. Ebbene, dopo due giorni, la realtà ci mostra l’asprezza dei fatti, caso mai ce ne fossimo dimenticati. Questi fatti ci riportano alle barriere e non ai ponti a partire proprio da quella storica Piazza dell’Est. Ho l’impressione che per la pace non sia ancora tempo, temo che per la pace non ci si siano presupposti per portare, in così breve tempo, le luci e i fogli di una bozza di accordo al tavolo di incontro. I grandi di questa Terra attuale non si convincono così facilmente. Forse anche al prossimo tavolo della pace una poltrona resterà vuota e sarà tolta.
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