Per la comunità dei cittadini e, soprattutto, per gli studenti e la comunità scolastica in primis questo contorcimento di norme, regole, raccomandazioni, commentari e richieste diffuse, gridate e, soprattutto, contraddittorie per fare fronte alla nuova emergenza sanitaria non fanno altro che aggravare la situazione già difficile in cui ci troviamo. Purtroppo, i partiti politici in questo momento, dimostrando basso profilo etico-comportamentale, stanno prestando più attenzione alla scadenza della elezione del Presidente della Repubblica e relative conseguenze sui possibili cambiamenti di Governo che alle decisioni urgenti da prendere. In questo modo, i partiti stanno ponendo ostacoli e rallentamenti alle attività del Governo e trascurano le necessarie cure per dare motivate ed efficaci risposte ai problemi seri del Paese, che tutta la cittadinanza chiede. In questo modo si aprono larghi spazi per iniziative affrettate, frammentate, discordanti, disorganiche in tutti gli ambiti della vita civile e per continue diatribe che ordinariamente nascono. Gli evidenti confusi e affrettati provvedimenti per la scuola sono un esempio evidente: dopo un periodo abbastanza lungo di vacanza, a poche ore di ripresa delle lezioni vi sono i più disparati sbocchi. La ripresa regolare voluta dal Governo è apprezzabile, ma nelle condizioni adeguate, che non vi sono. In questo modo, si alzano le voci di Dirigenti scolastici (che hanno rappresentanze variegate), dei Presidenti di Regione, di Organismi sanitari e così via.
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