Dal post precedente torniamo al nuovo tipo di leader di una politica personalizzata per il potere. Una politica personalizzata è spesso centrata sulle scelte e sui voleri del leader massimo e dei suoi fedelissimi esecutori. E’ una sorta di autarchia in forma contemporanea che si confronta primariamente con regimi simili (tra imperatori ci si capisce bene..anche se nemici!) e in subordine con figure simili di territori poco importanti. Il leader autarchico può esprimere qualsiasi obiettivo, non esistono leggi nazionali e internazionali o altri intralci che possano ostacolare le sue scelte, può permettersi di tutto sotto il profilo etico-morale e sotto il profilo comunicativo. Certamente, anche gli insuccessi saranno e dovranno essere interpretati come tattiche per arrivare a conquiste ancora maggiori. Esempi reali di autarchie sono in atto e lo sappiamo. Il punto cruciale, tuttavia, è rappresentata da una evidente crescita di tipologie di leader politici, di amministratori delle Istituzioni democratiche occidentali fondate su una Costituzione, che si possono definire leader autoritari perchè palesemente e ripetutamente mancano di rispetto verso le leggi e, persino, verso le persone. Tali leader politici – peraltro anche non vicini in fatto di idee politiche – tentano, cercano di imporre le loro volontà mascherate come “non può essere altrimenti” anche in presenza di una norma costituzionale chiare e precisa contraria a tali volontà. Questa personalizzazione politica dal volto autarchico, da parte di alcuni leader politici in uno Stato democratico, sembra richiamare la figura del vassallo nei confronti di uno o più imperatori in epoca medievale. Il richiamo a cui faccio riferimento è lo scambio di favori: primariamente, il vassallo impegna le proprie armi all’imperatore per una conquista, mentre quest’ultimo concede al vassallo il potere su un feudo al vassallo. Tali “vassalli” nostrani contemporanei recitano la stessa procedura. Al fine di ottenere future restituzioni per il proprio feudo, gratificano e omaggiano i contemporanei leader massimi delle potenze più forti in qualsiasi modo e ogni giorno su tutti i mezzi di comunicazione di massa. Esempi dello scambio favori contemporaneo? Ecco: a) espressioni da villano puro contro i più deboli e contro le persone, che è copiato da un imperatore, a cui piace molto essere “ripetuto”; b) dichiarazioni di gloria a un altro imperatore, altro imperatore, ma sempre molto “comprensivo” e buono con chi gli rende ragione, per una guerra “giusta” contro un popolo inerme e altro ancora..,). In questa fase, tali tentativi “interni” di sgretolamento dei valori delle democrazie sono ancora contrastate, ma in tempi difficili e complicati come questi, non si può mai dire. Di certo, un imperatore fortemente armato in guerra contro le democrazie porta qualche preoccupazione.
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