Una grande rappresentazione teatrale

Ho assistito l’altra sera al Piccolo Teatro di Milano alla rappresentazione teatrale di “Un lungo viaggio verso la notte“ con Gabriele Lavia e la sua compagnia. Lo spettacolo ha la durata durata di 2 ore e 30’. La precisazione sulla durata non proprio per motivi di informazione, bensì in ragione del fatto che il tempo rappresenta uno sfondo molto importante. “Un lungo viaggio nella notte“ è un grande opera dello scrittore americano Eugene O’Neil. In breve sintesi l’opera di O’Neil racconta il disfacimento lento, ma continuo e senza tracce di cambiamento, dei rapporti di una famiglia: il marito, un vecchi attore teatrale, la moglie destinata alla gestione della casa e due figli in cerca di un proprio futuro. Nella casa lavora come domestica una giovane donna. dei rapporti di una famiglia. La casa è l’unico luogo in cui si svolge tutta la storia sullo sfondo di una cittadina vicina.  Ecco Il tempo è un fattore molto importante: la storia si svolge in una giornata dal risveglio del mattino alla notte, che sembra non finire. La notte è l’ultima fase del giorno, ma la notte è il tempo in cui si vive ogni vicenda di lenta e continua disgregazione della famiglia La storia espone la notte profonda delle cattive relazioni tra ciascun componente verso ciascuno dei altri componenti di famiglia. Anche le ragioni, i motivi di questi continui dissidi non hanno un un fondo di senso che possano portare a un cambiamento: qualsiasi cenno di senso e di sfondo di ricucire relazioni cade in tempo breve. In una notte l’unica luce di verità  è l’incapacità di scambiarsi qualsiasi segno di vicinanza, di speranza di ritorno al sogno.

Vanni Savazzi weblog