Piccoli amministratori per grandi problemi

Leggo ora su un quotidiano due notizie. Queste due distinte notizie fanno riferimento a due diversi settori della pubblica amministrazione dello stesso territorio: la scuola e la cultura museale. Le notizie hanno come riferimento due aspetti e due fattori concreti. Andiamo con lo stesso ordine settoriale, di cui al primo paragrafo. 1) Il calo costante delle nascite – di cui si conosce il problema e di cui si parla da anni – rischia di compromettere la tenuta del sistema scolastico per la diminuzione delle classi con relativa instabilità organizzativa e mantenimento della autonomia, dispersione di indirizzi di formazione, discontinuità del personale; 2) un fatto grave, già ampiamente noto per essere avvenuto in altri musei diverse volte in altri musei europei, è accaduto di recente in un importante Museo dell’arte e della cultura nel capoluogo del territorio a cui stiamo facendo riferimento: un piccolo gruppo di malpensanti ha imbrattato di fango un quadro capolavoro dell’arte moderna allo scopo di risanare il clima del pianeta. Dopo questa breve descrizione di fatti, torniamo alle notizie descritte in due diversi articoli già citati. Ebbene, i responsabili (ripeto: i responsabili) del sistema scolastico territoriale e del Museo hanno risposto più o meno allo stesso modo, hanno esplicitamente detto che sarebbe ora di pensare come e in che modo affrontare e risolvere questi problemi arcinoti, a questi dati conosciuti da tempo. Hanno risposto che a questi fatti conosciuti avrebbero dovuto pensare prima. Ebbene, anche esponendo considerazioni ovvie hanno dimostrato la propria incapacità e dispersività nell’affrontare un problema, hanno esplicitamente affermato di avere trascurato la ricerca di soluzioni ai problemi della pubblica amministrazione di questo territorio, di cui sono i dirigenti.

Vanni Savazzi weblog