Guerra unica globale o rete di guerre?

L’economia e le reti di comunicazioni globale, la mobilità intercontinentali, l’atlante immutabile delle fonti di materie prime e i profondi squilibri di povertà stabili e di ricchezze altrettanto stabili, le millenarie fonti di immutabili inimicizie stanno aprendo scenari di guerra in tutte le aree continentali. Una terza guerra mondiale alle porte si direbbe. Non è, non sarà così: anche la guerra mondiale non è più e non sarà uno scenario coerente, date le diversità di cause che alimentano ormai in contemporanea guerre nate non in questi ultimi tempi per cause difformi e diverse in ciascuna delle parti del pianeta, ma con tratti collegabili e interrelati. La guerra mondiale non regge la nuova “guerra” distribuita in tutto lo spazio terrestre e per cause molto diverse, ma collegabili, la nuova guerra è distante nel profondo dai classici modelli di conflitto mondiale del secolo scorso in Europa con il concorso degli USA e dai modelli di guerre del mondo antico. Nel mondo contemporaneo nella stessa fase temporale di questo inizio secolo, le guerre sono distribuite in regioni molto distanti geograficamente, sono determinate da cause molto diverse in Paesi da millenni nemici. Paesi in guerra su più fronti e in regioni diverse, ma con tanti, diversi e diseguali tipi di rapporti economici, politico-sociali e religiosi, molto facilmente raggiungibili con i mezzi di trasporto contemporanei e tutti in potenziale collegamento da reti satellitari e terrestri di comunicazione digitale. Non ha nulla che avvicini questi attuali e confusi conflitti alle guerre mondiali, in cui si distinguevano facilmente gli amici e i nemici in tutte le aree e che sono state scritte nella storia mondiale del secolo scorso. Questa attuale è una guerra globale e distribuita e distinta in territori limitati, è una guerra globale indistinguibile per spazio e tempo, ma collegati da altri fattori. Questa attuale è una “war network” dal futuro imprevedibile in un contesto di ormai prossime elezioni globali sulla metà dei Paesi del nostro pianeta. Una “war network” questa, che è ingestibile a livello globale soltanto con le armi, così come sono state combattute tutte le guerre della storia; una “war network” che potrà sconvolgere il mondo e la cui durata è del tutto imprevedibile. Questa attuale war network si sta muovendo in uno spazio/tempo diversamente diffuso in tutto il pianeta e potrà cambiare, anzi cambierà profondamente il modello socio-economico-culturale delle ormai compromesse società contemporanee.

Vanni Savazzi weblog