Il problema delle nuove generazioni? E dov’é?

Il disagio e il distacco sociale, la lontananza da una visione del futuro centrata su famiglia e lavoro, le distanze dalla vita reale, l’attaccamento agli ambienti digitali rappresentano fattori inquietanti per le nuove generazioni. Questi problemi stanno degenerando nei Paesi dell’Europa democratica e si moltiplicano sugli organi di informazione le domande sulle cause e sopratutto sui rimedi per migliorare tale situazione. La ricerca delle cause è un percorso complessivamente semplice, a mio avviso. Da un lato, gran parte della classe genitoriale degli ultimi decenni ha fallito completamente la propria missione perchè ha interpretato malissimo il proprio e molto probabilmente non si è nemmeno degnata di porsi il problema di cercare il senso e i valori della missione genitoriale. Dall’altro lato, soprattutto, la classe politica in tutto l’arco delle ideologie ha negato tutto quanto è necessario per investire sulle nuove generazioni, per investire sul futuro: a) la formazione e gli studi (investimenti in strutture, progetti, laboratori, in pedagogie avanzate e nella formazione/valorizzazione di educatori, di docenti e dirigenti scolastici, monitoraggio continuo sui risultati degli investimenti); b) i servizi, la cultura, la partecipazione sociale; c) l’accompagnamento al futuro di lavoro e di ricerca dei giovani. La messa in disparte della attenzione e delle iniziative fondanti per la vita dei giovani della classe politica ha una sola e semplice radice: investire nelle nuove generazioni non porta voti e soldi. A questo punto, non mi pare abbia tanto spessore problematico i fenomeni a cui stiamo assistendo e non mi pare abbia tanto senso perdere tempo a chiedere una risposta al problema più semplice da capire. Le risposte sono piuttosto evidenti: mettere in atto politiche decise per investire sul futuro, per investire sui giovani. Il problema delle nuove generazioni? Semplice: è il problema di avere tale vecchiume (non di età, di visione centrata sul presente e su di sé) che li governa e che investe soltanto su di sé.

Vanni Savazzi weblog