Tanti scenari per non trovare la strada

La crisi demografica, le nuove competenze e il lavoro, l’occupazione per le donne e per i giovani: sono temi molto attuali e prioritari per la crescita e lo sviluppo del Paese. Questi problemi non sono trascurati, tutt’altro. Sono argomenti, di cui si sta discutendo da tempo e su cui si sono aperti anche di recente più tavoli di lavoro e stati generali per cercare le cause e condividere risposte concrete. Tuttavia, finora non si sono trovati percorsi concreti per dare avvio a cambiamenti della realtà. Questa pesante difficoltà a trovare soluzioni efficaci deriva, a mio avviso, da due fattori. 1) Lo studio e la ricerca di soluzioni attraverso strade diverse per problemi che hanno fondamentali relazioni sistematiche sono destinate a non raggiungere l’obiettivo e, al contrario, a intralciare il percorso; 2) escludere decisamente il nodo “scuola-università” dagli “stati generali” per il futuro del Paese e l’obiettivo di innovare tutto il sistema formativo dagli edifici al capitale docente e trascurare la radicale e imprescindibile rete di rapporti, che il sistema formativo ha con tutti gli ambiti, di cui si sta discutendo (servizi per la famiglia, le nuove richieste del mondo del lavoro, disoccupazione e marginalità giovanile), significa togliere le risorse umane e strutturali fondamentali e necessarie per una soluzione globale del sistema sociale e lavorativo. In questo modo, si discute tanto, ma non possono aprirsi strade verso un futuro migliore del Paese.

Vanni Savazzi weblog