Figure improvvisate tra le aule o figure stabili di riforma?

Con tempistica molto stretta, dopo le bordate sui provvedimenti sanzionatori per fermare gli atti di violenza a scuola, il Ministro Istruzione e Merito si riprende la scena per illustrare la proposta di introdurre nella scuola la figura di “Docente tutor”. Il Docente tutor dovrà occuparsi dei ragazzi in difficoltà e lavorerà in team e dovrà avere le competenze in area socio-psico-pedagogica adeguate per affrontare percorsi di recupero. Il lavoro del Docente tutor è un lavoro di team, un team che dovrebbe, secondo una prima ipotesi operativa, affrontare la progettazione specifica di ciascun caso: ma questi aspetti sono ancora tutti da definire e studiare. Tanti altri aspetti riguardo alla figura del Docente tutor, alle figure che dovranno far parte del Team sono ancora tutte da definire. Molto importanti sono gli aspetti del lavoro del Tutor e del Team riguardo a: a) la forma (sarà un progetto didattico formativo concordato-con e approvato-da i consigli di classe? I genitori dovranno approvare condividere tutte le fasi di progettazione e dovranno ricevere gli esiti delle azioni di progetto? …) e la struttura del lavoro di progetto; b) le procedure, le fasi, tempi di realizzazione; c) le rilevazioni conclusive (strumenti e misure, tipi di rilevazione), osservazioni e racconti del team del percorso fatto; d) tipo e forme della pubblicazione dei risultati e delle valutazioni. Un aspetto -non citato o non preso in considerazione dal Ministro- riguardo alla introduzione della figura di Docente Tutor riguarda la coerenza di tale figura di Docente tutor rispetto alla “Missione 4 ISTRUZIONE E RICERCA M4C1  Investimento 1.4: Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nei cicli I e II della scuola secondaria di secondo grado” del PNRR SCUOLA. Se fosse preso in considerazione l’aspetto della coerenza con la missione 4 del PNRR e della finanziabilità, questa figura di Docente Tutor e il lavoro del Team potrebbero essere disegnati per assumere tutti i caratteri di stabilità, continuità e progettualità verificabile e migliorabile e non correrebbe il rischio di rientrare in una vaga categoria di intervento didattico del momento.

Vanni Savazzi weblog