Crisi dei partiti, crisi della leadership o crisi della politica?

L’inadeguatezza, l’incultura (non tanto la bassa visione populista) della leadership politica è fin troppo evidente già da tempo non solo da queste ultime incerte, deludenti e tristi azioni, in parte sanate e riportate sulla soglia della ragionevolezza da Capi di Stato. E’ una crisi di cultura, di sapere e di competenza, di etica della responsabilità della classe dirigente, una crisi di classe dirigente, che è altresì conseguenza della invisibilità, della inconsistenza della politica, della crisi del pensiero politico, pensiero politico ridotto a stralci emotivi. Questa crisi di credibilità dei partiti depauperati di contenuti socio-civili e di sapere sociale, si sono create altre forme di aggregazione di interessi politici (movimenti, gruppi, associazioni..), formazioni di partiti che mantengono il proprio ruolo di una articolazione fondamentale dello Stato politico, del sistema politico dello Stato, mantenendo la funzione del potere dello Stato, della amministrazione dello Stato, del Parlamento. Il Parlamento approva, dà fiducia ai Governi ed è formato dalle rappresentanze dei partiti e il funzionamento dello Stato dipende così dalle competenze e dalle volontà dei partiti, dalle volontà delle élites, dalle correnti, dai gruppi di potere della politica senza alcun sistema di regole: alla fine il funzionamento dello Stato e dei suoi organi, delle sue Istituzioni è inadeguato per rispondere alle crisi globali. In questo modo si possono comprendere, almeno in parte, le ragioni per cui ci si mette a litigare per qualche centinaio di immigrati con mezza Europa, come è già stato scritto), le ragioni per cui il maggior partito di opposizione, in continuo calo di dissensi, si sta organizzando il Congresso di ripresa e di cambio di leadership senza un modello di pensiero e ancora peggio senza un sistema di idee per comprendere il sistema globale di economia, formazione, rapporti sociali! In ogni caso, il senso del problema non sta nelle risposte al singolo caso, sta nel ripetere lo stesso schema senza capire le ragioni del problema stesso. Questa crisi si supera con la Riforma dello Stato e questo punto occorre partire da un nodo fondamentale: la competenza e la responsabilità della leadership delle forze politiche (di qualsiasi forma disegnate). Dalla crisi della politica si può uscire nel quadro del sistema europea non soltanto, ma partendo dalla meritocrazia e le virtù delle classi dirigenti della politica.

Vanni Savazzi weblog