Crisi di vecchi Dem

I nostri Dem biascicano/cianfrugliano di continuo la stessa mezza idea di cose già passate e non sono in grado di trovare idee per nuovo sistema-pensiero. Ultimo esempio è la scelta del candidato per le elezioni amministrative ormai prossime. Non avrei mai immaginato per scherzo e tantomeno mai pensato che la scelta di un candidato per le amministrative potesse essere determinata su base scaramantica: il candidato a cui si pensa ha già battuto la sua/il suo avversario di parte in precedenti e ormai lontane elezioni, per cui si pensa che dovrebbe avere tutte le carte per batterlo/a ancora, come dice il proverbio variato “non c’è uno senza due”! Nel XXI secolo con la politica della globalizzazione, con la complessità e variabilità dell’elettorato si pensa ancora in questo modo proverbiale! Per fortuna, il malcapitato candidato è stato intelligente nel respingere con decisione questa pensata da gioco del lotto. Ecco un altro esempio della mediocre qualità di pensiero della classe dirigente di un partito che rappresenta a grandi linee il sistema produttivo di una grande città metropolitana, che rappresenta le élites culturali, i gruppi sociali più aperti e attenti alle innovazioni. I Dem sono apertamente guidati da una direzione non in grado di affrontare le nuove sfide dei nostri tempi e soprattutto non dimostrano competenze per ripensare nuove forme e nuovi indirizzi per una nuova società completamente cambiata e riuscire a portare il nostro sistema-Paese ai livelli che gli competono in sede internazionale, non soltanto locale. Non si trovano nuove idee e non si formano nuovi politici, nuovi giovani politici preparati e che abbiano motivazione a stare in politica stando fermi ad aspettare che i problemi si risolvano, rimuginando se stare con l’uno o con l’altro gruppo politico. Stare con un gruppo politico che si definisce banalmente e infondatamente molto di sinistra e un gruppo politico che si autoincensa di centro senza prove è un dilemma povero di contenuto, debole di statura. Essere dubbiosi e incerti in questi tempi è molto dannoso e i dubbi non possono risollevare i Dem dalla crisi in cui si sono cacciati da tempo, da molto tempo. Sarebbe bene, nella situazione Dem, stare da soli prima di tutto, lasciando perdere le grida confuse di gruppi maldestri e cominciare a guardare in alto, anche se al momento manca la materia pensante. A questo occorre porre rimedio ignorando assolutamente ipotetiche scuole di partito (che obbrobrio!), bensì andando a cercare altrove nel mondo, dico sommmariamente: Università, Dipartimenti di ricerca prima di tutto, poi tra le istituzioni più attive sulle tematiche socio-economico-storico-comunicativo, etc…, nella realtà sociale. Le ipotesi sono innumerevoli, ma è necessario coinvolgere soprattutto giovani già motivati o da motivare a fare politica (cosa difficile tra l’altro in questi tempi di cattivi esempi), giovani e diversamente giovani studiosi o che lavorano in progetti molto avanzati, professionisti attivi e preparati, competenti e motivati alla competenza e alla collaborazione sociale in ogni settore, coinvolgere reti di professionisti delle scienze politiche e delle scienze in generale, della comunicazione. Perdere tempo per stanare nel mercato dell’usato gli oggetti per guidare la società contemporanea significa non avere il senso della realtà.

Vanni Savazzi weblog