Da domani si darà avvio a una nuova fase politica per l’Italia. La prima contesa che il nuovo Governo di destra aprirà sarà rivolta alla Unione Europea, contro l’Unione europea, come idea e come politica. Sarà questo il primo passo per chiudere la storia di costruzione di una nuova Europa e per aprire una nuova fase storica di distacco dai Paesi europei e di isolamento e provincialismo. Il provincialismo dell’Italia significa un tentativo di rompere le tessiture di fili globali e soprattutto prioritariamente il taglio dei legami storici con i Paesi europei. I costi di tale politica saranno altissimi e ridurranno il nostro Paese alla chiusura della fase di globalizzazione, al tentativo di ripristino del piccolo artigianato locale, di economia locale. I costi di questa fase sarà determinante e peserà soprattutto sulle nuove generazioni, perchè anche le istituzioni del sapere e della cultura saranno ridotti al minimalismo e alla esperienza senza sapere e senza professionalità. Certamente, questo tentativo di provincializzazione sarà il primo passo e sarà molto difficile contrastarlo: la mediocrità e la individualizzazione provinciale della classe politica italiana non avrà molti strumenti alternativi da sostenere.
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