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Intelligenza aumentata per il mondo produttivo. E per la formazione? – Vanni Savazzi weblog

Intelligenza aumentata per il mondo produttivo. E per la formazione?

Tutti i seminari e corsi di formazione che si organizzano con continuità sul tema della “intelligenza aumentata” (un concetto che ha introdotto Howard Gardner nelle scienze della mente) esprimono e dimostrano concretamente i progressi, i miglioramenti che si stanno realizzando in termini di risultati e di performance nei più diversi settori produttivi e commerciali e nella tipologia degli impatti: riduzione degli sprechi e ottimizzazione delle risorse, risparmi energetici, sostenibilità ambientale, qualità produttiva, efficienza delle procedure e riduzione dei tempi, qualità dei processi lavorativi e organizzativi, sviluppo di reti di imprese e team, scambi di informazioni, dibattiti professionali e aperture collaborative, incremento di saperi e conoscenze. Il sistema IA si basa sulla introduzione di algoritmi di IA in tutto il sistema di funzionamento produttivo e organizzativo: gli algoritmi di IA permettono di raccogliere e associare una quantità di dati inaccessibile a mente umana. Questa quantità di dati raccolti nelle macchine di produzione o altri mezzi, rilevati nei luoghi o siti di stoccaggio di materiali permettono ai sistemi di IA di elaborare schemi, grafici, statistiche che sono fondamentali ai decisori delle imprese non soltanto per rilevare problemi e malfunzionamento dei sistemi di lavoro, bensì soprattutto per prevedere in anticipo problemi di funzionamento e progettare correzioni, per prendere in definitiva le dovute decisioni nei tempi giusti e contenere sprechi di materie, di tempi e soprattutto di lavoro umano. Fatte tutte le analisi del caso, impossibile non sostenere lo sviluppo del sistema di IA, impossibile non accogliere in modo altamente positivo la raccolta e il collegamento di dati e processi, di flussi di cambiamenti nella materia come risorsa inderogabile alla intelligenza umana per migliorare la propria attività, all’”aumento” di intelligenza umana. Impossibile non accogliere favorevolmente le innovazioni portate dai sistemi di IA anche perchè tali innovazioni sono accertate, misurate e rilevate concretamente nella realtà. E’ altresì accertato che il sistema algoritmico della IA è in costante mutamento, miglioramento, ampliamento ed è difficile valutare quanto e quali processi potranno essere sviluppati nel breve e nel lungo periodo. Tuttavia non è possibile non accertare che l’implementazione di algoritmi di IA è diffusa in modo largamente prevalente per raccogliere dati in sistemi meccanici o in infrastrutture in cui giacciono o si muovono macchine oppure oggetti materiali: l’aspetto critico, assente o difettoso degli algoritmi IA è la lontananza forte e ancora non raccolta nella sfida all’innovazione è la raccolta di dati in sistemi non-materiali, in organizzazioni umane di servizi alle persone (esclusi i servizi sanitari, che si avvalgono già di sistemi di analisi molto avanzati), di sistemi di formazione e alta-formazione, in cui sarebbe estremamente utile tracciare le azioni e le decisioni dell’uomo per aumentare la propria intelligenza nella organizzazione dei propri atti rivolti ad altri uomini nell’arco della propria vita, in cui sarebbe molto utile tracciare i cambiamenti dall’accesso alla uscita dei servizi formativi, in cui sarebbe molto importante e molto intelligente rilevare la fonte dei difetti, le cause degli insuccessi per progettare miglioramenti nei servizi alla persona. In sistemi di formazione e alta-formazione, in sintesi, è ancora molto impreciso uno studio che intendete capire e comprendere se un successo formativo sia stato determinato esclusivamente dalle risorse individuali oppure dall’insieme di risorse individuali e di risorse di insegnamento, oppure da localizzazione ambientale e collaborazione sociale: queste valutazioni restano impressioni non comprovabili, non basate su dati o sistemi di dati che hanno accompagnato tutto l’aumento di intelligenza della persona, del giovane che trascorre il proprio percorso di vita verso la vecchiaia, insomma che hanno contribuito a determinare il successo e il benessere di vita della persona. In questo ambito/settore la complessità è ben più alta di quella di un mondo produttivo, ma sarebbe bene iniziare a pensarci. Iniziare a pensare allo sviluppo della intelligenza umana supportata, incrementata anche da sistemi algoritmici è una mission della Intelligenza artificiale e deve essere un percorso da sviluppare nel più breve tempo possibile.

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