Lette le dichiarazioni rilasciate ieri sera dal Presidente di una Associazione Partigiani. Sono dichiarazioni inaccettabili in un contesto attuale di minacce di guerra mondiale. Sarebbe bene che il Presidente leggesse meglio il contesto in cui sta vivendo e parlando, prima di insegnare ad altri a considerare un contesto variegato, ampio, diffuso nel tempo ed entro i limiti territoriali. Ci spieghi Presidente, per sanare situazioni critiche tra Nazioni e Stati non sarebbe bene cercare una soluzione concreta, non sarebbe meglio iniziare a convocare una riunione generale in una qualsiasi capitale europea o orientale per trovare una intesa, anziché cominciare a invadere un territorio, massacrare civili e minacciare una guerra mondiale? Ci dica, Presidente, ci dica: conosce la differenza tra disporre di mezzi militari sul territorio e invadere con mezzi militari e armi un territorio indipendente, sparando, uccidendo la popolazione? Non le pare, Presidente, di avere poca cura del contesto di chi sta con le bombe sulla testa e con la minaccia di bombe di gran lunga più distruttive e del contesto di una popolazione continentale che si sente inclusa in una possibile guerra nucleare? Direi che sia meglio riflettere un po’ più a fondo prima di scrivere…
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