La legislatura dello scantonamento

In qualsiasi modo finisca questa squallida fase del governo della nostra povera Italia, credo che questa legislatura si stia ormai definitivamente caratterizzando per il difetto dello scantonamento, nella accezione di “sottrarsi a un dovere, a una responsabilità, aa un obbligo”. La sua breve storia è semplice: la legislatura nasce con una coalizione sostenuta da due principali forze uscite rafforzate e con numeri più alti di voti dalle elezioni: M5S e Lega. Questo primo Governo della coalizione di centro-destra sotto la guida del Presidente designato Giuseppe Conte dopo un anno o poco più resta in minoranza, in quanto il premier della Lega decide di abbandonare la coalizione qualche settimana prima di chiudere e di portare alle Camere la proposta di legge di bilancio. Il Governo Conte 1 cade per lo scantonamento dalla responsabilità di affrontare i pesanti problemi economici e il grande debito pubblico, che lasciano poco spazio di manovre finanziarie per rispondere alle grandi promesse fatte in campagna elettorale. In pochi mesi nasce una nuova coalizione questa volta di centro-sinistra sostenuto principalmente da M5S e PD. Dopo pochi mesi dall’insediamento del Governo Conte 2 dal PD si stacca un gruppetto di parlamentari per fondare un micropartito, l’Iv. Il Governo Conte 2 comincia ad affrontare i problemi seri del Paese, in prima battuta il problema della occupazione e del lavoro dei giovani e poi altri . Si prendono altre decisioni e si approvano le norme sulla riduzione del numero dei parlamentari e si affrontano altre questioni importanti in politica estera e in sede europea. Grandi discussioni e divergenze nella coalizione di Governo non compaiono, anche di fronte ad un evidente fallimento dei provvedimenti per il lavoro e l’occupazione. Purtroppo, come sappiamo da febbraio 2020 scoppia il grande problema della pandemia COVID. Il semestre della prima fase, quella più pesante e grave, viene affrontato più o meno al meglio e in fretta ovviamente nella parte iniziale poi dopo l’attenuarsi del numero dei casi si trascura molto il problema del rischio di una seconda ondata, che puntualmente si presenta ai primi di ottobre 2020 e iniziano le prime serie difficoltà. Nell’affrontare questa seconda serie di difficoltà e nel disporre gli interventi di breve termine, all’interno della coalizione governativa nulla di particolarmente serio compare tra le forze governative. La fase del periodo natalizio le cose si aggravano e d’un tratto, tutto d’un colpo il capo della porziuncola Iv comincia ad alzare la voce scaraventando una valanga di richieste, continuamente mutevoli e incrementate di numero in base alle risposte del Presidente del Consiglio. E così dopo qualche giorno di blateraggini in girotondo, il Governo cade. In questi primi giorni della terza settimana del primo mese dell’anno si sta discutendo in Parlamento la fiducia al Governo Conte: Conte 3 oppure un “mister X” 1 oppure non si Sto arrivando!, forse una maggioranza liquida. Dovrebbe nascere il 67 Governo degli ultimi 75 anni di legislatura della Repubblica italiana, il secondo Governo della attuale legislatura nato dal secondo scantonamento, come si può definire anche un abbandono senza ragionevoli motivazioni, da qualsiasi responsabilità dall’affrontamento della parte più critica dei problemi determinati dalla grave pandemia COVID, con l’incremento di malati e morti, con il problema della istruzione dei giovani, etc, etc. Se il Presidente Conte otterrà la fiducia, potrà contare su una maggioranza stabile? Oppure dovrà affrontare le prossime settimane con l’incertezza della instabilità? Se si dovesse determinare per forza di cose la necessità di chiamare alle urne la popolazione, potremo contare poi su una stabilità di Governo per i mesi successivi, che si caratterizzeranno dagli stessi pesantissimi problemi? Impossibile fare previsioni.

Vanni Savazzi weblog