Era un appuntamento importante quello della giornata odierna per i Paesi europei impegnati a trovare un accordo per il finanziamento (o il prestito) della ripresa nei Paesi più colpiti dal coronavirus nella economia e soprattutto nel lavoro. Fino a questa mattina le opinioni degli esperti erano discordanti e tutte caratterizzate da cautela e da incertezza, eppure alla fine della giornata le valutazioni sono sfociate nello stesso giudizio globalmente positivo improntato al riconoscimento della obiettiva grande difficoltà del momento per tutti e della ragionevolezza di puntare a un obiettivo comune. Naturalmente non sono noti tutti i particolari e tutti gli aspetti della bozza finale della decisione, tuttavia è certo che chi puntava sulla speranza di una rottura definitiva in direzione del disfacimento di tutto il progetto europeo ha avuto una grande delusione. Questo percorso faticoso che ha portato ad un buon esito raggiunto attraverso una condivisione di problemi e di risultati finali vantaggiosi per tutti, dovrebbe essere anche di insegnamento per le forze politiche del nostro Paese. Speriamo si intraprenda anche da noi una direzione simile per cambiare decisamente la strada avviata delle contraddizioni e delle diatribe trasversali e verticali, del tutti contro tutti e della continua controbattuta ad ogni tentativo decisionale nel far prevalere gli interessi di parte. Questo vale per le forze politiche, ma anche per tutte le rappresentanze nazionali e territoriali delle imprese, dei lavoratori, dei cittadini.
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