Il rifiuto della firma della bozza sugli interventi dell’Europa da parte dei Governi italiano e spagnolo e i cenni di consenso da parte di altri Paesi europei contribuisce a marcare la linea, che si stava assottigliando, tra l’Europa della finanza e l’Europa dell’economia e del lavoro, tra Europa del nord ed Europa del centro-sud, tra l’Europa di Draghi e l’Europa di Lagarde. Era inevitabile, data l’incomunicabilità tra moneta e società. E’ un solco che si avvia all’apertura forse insanabile. A cosa può portare questo solco? Forse alla fine del sogno europeo oppure alla separazione di due Europe. Forse questa crisi potrebbe essere utile per una idea di un nuovo disegno di Europa. D’altra parte, il grande amore non è mai nato tra i paesi che oggi manifestano diverse intenzioni verso la ricostruzione dopo il disastro pandemico: tanto vale cercare di dare vita ad un altro progetto.
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