Apri e chiudi: la scuola dimenticata e il disprezzo per il futuro

Ecco la scuola riapre per certo, almeno così parrebbe, il 14 settembre e una settimana dopo dovrebbe chiudere per lasciare lo spazio- che non basta per garantire il distanziamento – per le elezioni regionali. La scuole in pratica apriranno con continuità, così si spera, soltanto ad Ottobre. Come scrive oggi sul Corriere il Direttore Luciano Fontana, questa è una follia. Certo è una follia, è un autentico attacco al diritto all’Istruzione dei giovani. Su tutta la stampa in questi giorni si parla di banchi, di spazi e distanziamento, giustamente, tuttavia nessuno lascia l’allarme più forte e serio su quanto può venire a costare a una intera generazione di studenti l’allontanamento dagli studi per quasi 6 mesi, che può ripercuotersi anche per ulteriori settimane. Su questo problema serio abbiamo già scritto in un precedente articolo e torniamo a sottolineare la inadeguatezza e l’incapacità della classe politica di comprendere quanto sia importante riprendere e recuperare quanto è stato trascurato e perso e quanto sia difficile, complesso e urgente riprendere la pratica dello studio e della lettura, la riprendere la vita di comunità di studio che rappresenta la scuola, che rappresentano gli assi portanti di tipo cognitivo, sociale e interattivo della didattica e dell’apprendimento. Nessuna sensibilità e attenzione verso tali aspetti e questa assenza peserà sul futuro di tutti, soprattutto i giovani.

Vanni Savazzi weblog