Una teoria aggiornata sulla specificità umana

Nel suo ultimo libro “Diventare umani” Michael Tomasello propone una teoria, che definisce post-vygotskijana, che pone al centro l’ontogenesi umana e mette dimostrare come i fattori che ci rendono unici e caratterizzano lo sviluppo individuale dell’homo sapiens si costruiscono nei primi anni di vita del bambino. Tomasello identifica otto scenari che distinguono nettamente gli esseri umani dai cugini primati più prossimi: la cognizione sociale, la comunicazione, l’apprendimento culturale, il pensiero cooperativo, la collaborazione, la prosocialità, le norme sociali e l’identità morale. Alcuni cenni significativi di questi processi riguardano: il diventare ragionevoli nasce dalla intenzionalità condivisa e dalla predisposizione del pensiero cooperativo dei bambini. Dai 5 ai 7 anni i bambini sono in grado di coordinarsi per il problem solving cooperativo, coordinando il proprio pensiero con un “noi”, in cui le attività intenzionali congiunte rappresentano una fusione di obiettivi e intenzioni. L’impegno congiunto verso un obiettivo scelto e condiviso dal “noi” è andato sulla fiducia e sulla presunzione che ciascuno faccia la propria parte in attività cooperative che portano a benefici comuni da dividere equamente. Da qui si deduce la convinzione che la stessa moralità umana risiede in attività cooperative reciprocamente vantaggiose. “Gli esseri umani non si limitano a cooperare insieme ma si sacrificano insieme” afferma Tomasello nella argomentazione centrale del proprio libro. La collaborazione e l’azione in modo prosociale si sviluppano nella impresa cooperativa, uno sbocco molto importante, forse il più importante nella evoluzione umana. Alcuni punti delle ricerche di Tomasello esposte in questo suo ultimo libro sono stati oggetto di osservazioni critiche riguardo alla completa ed esauriente dimostrabilità, che dovranno rientrare poi in altri percorsi di ricerca nei prossimi, ma la visione generale è di grande rilievo. I punti centrali di Tomasello meritano molta attenzione e dovrebbero essere oggetto di analisi, di studio e dibattito anche per gli insegnanti: saranno al contrario ignorate totalmente. La formazione su questo settore di ricerca di Tomasello, co-direttore del Max Planck Institute per l’Antropologia Evoluzionistica, unitamente agli ultimi studi di pedagogia, resta troppo oltre per lo sguardo rivolto al basso dei nostri responsabili governanti dell’istruzione in Italia.

Vanni Savazzi weblog